Non solo sushi: la cucina e i prodotti giapponesi senza glutine per Celiaci
La cucina giapponese è diventata sempre più popolare negli ultimi anni grazie alla sua varietà di sapori, ingredienti freschi e presentazioni artistiche. Tuttavia, per le persone affette da celiachia, che hanno un’intolleranza permanente al glutine, la scelta di piatti giapponesi può rappresentare una sfida.
Il sushi è uno dei piatti giapponesi più famosi e apprezzati in tutto il mondo. Molti ingredienti che lo compongono, come il pesce crudo, le alghe e il riso, sono naturalmente privi di glutine. Tuttavia, il riso spesso viene condito con salsa di soia, che può contenere glutine.
Pertanto, è importante che le persone con celiachia verifichino se vengono utilizzati ingredienti contenenti glutine e chiedano al personale del ristorante se è possibile preparare il sushi senza questi ingredienti. Inoltre, in alcuni ristoranti è possibile trovare sushi preparato con riso glutine-free.
Il sashimi è un’alternativa senza glutine al sushi, composto semplicemente da pesce crudo senza riso.
È importante assicurarsi che il pesce utilizzato sia freschissimo e trattato correttamente per evitare la proliferazione di parassiti.
Per chi ama le zuppe, il miso è un condimento molto popolare nella cucina giapponese, utilizzato per insaporire zuppe e salse. Tuttavia, l’orzo è uno degli ingredienti che più comunemente contiene glutine, quindi il miso preparato con esso è da evitare per i celiaci. Anche per gli altri tipi di miso è necessario prestare attenzione, poiché nella produzione industriale possono essere utilizzati additivi che potrebbero non essere senza glutine.
Un altro piatto giapponese da considerare per i celiaci è la soba, una pasta tradizionale fatta a base di grano saraceno, naturalmente privo di glutine. Tuttavia, è importante assicurarsi che la pasta non venga cotta in pentole o su superfici condivise con altri tipi di pasta contenenti glutine.
Anche i condimenti utilizzati nella cucina giapponese possono rappresentare un rischio per i celiaci.
La salsa di soia, ad esempio, è totalmente proibita per i celiaci, poiché nella sua composizione vi è del grano arrostito. Tuttavia, esiste un’alternativa senza glutine: la salsa tamari, preparata solo con soia fermentata. È importante controllare l’etichetta e cercare il simbolo della spiga barrata per assicurarsi che il prodotto sia privo di glutine.
Il wasabi, una pasta o polvere di colore verde dal sapore molto piccante, potrebbe contenere addensanti come amidi o fecole che contengono glutine. Pertanto, è importante verificare attentamente gli ingredienti e cercare una versione senza glutine.
Inoltre, oltre al sushi e alle altre pietanze già menzionate, la cucina giapponese offre numerose altre opzioni per i celiaci. Ad esempio, la yakiniku è una grigliata di carne, solitamente manzo, maiale o pollo, che viene cucinata direttamente al tavolo del cliente. Per evitare contaminazioni, è importante chiedere al personale del ristorante di utilizzare una griglia pulita e priva di tracce di glutine.
La shabu-shabu è un altro piatto giapponese popolare, composto da carne o pesce e verdure bollite in un brodo. Anche in questo caso, è importante chiedere che il brodo sia privo di glutine e che le verdure siano fresche e non trattate con sostanze potenzialmente pericolose per i celiaci.
Infine, la cucina giapponese offre numerosi dolci senza glutine, come il dorayaki, un pancake dolce ripieno di pasta di fagioli azuki, o il mochi, una pasta di riso dolce farcita con marmellata di frutta.
In generale, la cucina giapponese offre molte ricette sicure e deliziose per i celiaci, purché si presti attenzione agli ingredienti utilizzati e si comunichino chiaramente le proprie esigenze al personale del ristorante. In caso di dubbi, è sempre meglio optare per alternative sicure o consultare il sito dell’Associazione Italiana Celiachia per verificare la presenza di glutine in un determinato alimento o condimento.
