Quanti tipi di sorrisi esistono?

Quanti tipi di sorrisi esistono?

Quando pensiamo a qualcuno che sorride, la prima immagine che ci viene in mente è quella di una persona raggiante e di bell’aspetto che sfoggia una dentatura perfetta, con denti bianchi, sani e senza difetti. Sorridere è così importante che questo verbo è stato ripreso e decantato da poeti, artisti, cantanti e registi.

Ma a parte i casi in cui vi è un inestetismo o un problema evidente, che rende necessario valutare il costo del ponte dentale per tornare a sfoggiare la propria dentatura, ci sono molti modi di sorridere.

Un sorriso, si dice, può migliorare la giornata, ma non se si tratta di un ghigno di circostanza, di facciata, o peggio, di derisione. Hai mai pensato a quante tipologie ne esistono e a quanti significati positivi e negativi possono essere associati ad un sorriso?

Molti sono i fattori che possono influenzare il modo in cui sorridiamo, culturali e attitudinali, tanto da poter fare addirittura una classificazione.

Nel nostro articolo vi elencheremo alcuni dei sorrisi più diffusi e come poterli riconoscere.

Quali sono i tipi di sorriso?

Alcune ricerche svolte dall’Università di Berkeley in California hanno mostrato che l’essere umano è in grado di sorridere in molti modi, a seconda dei muscoli del viso, delle labbra e delle guance coinvolti. Ne sono stati identificati principalmente sei, ciascuno dei quali viene impiegato in circostanze, modi e contesti differenti.

Probabilmente è capitato a tutti di fare, almeno una volta nella vita, tutti questi sorrisi, più o meno consapevolmente.

La prima tipologia è il sorriso compiaciuto, che si esprime quando si è ottenuta qualche tipo di soddisfazione per se stessi o qualcuno a noi caro. Potremmo dire che questo sorriso ha lo stesso significato di una pacca sulla spalla. La posizione dei muscoli in questo caso avviene in questo modo: le labbra sono socchiuse o chiuse, ma vengono tirate leggermente da un lato, conferendo al volto un aspetto leggermente asimmetrico.

Il sorriso a bocca chiusa è molto più frequente nella nostra quotidianità, ma dal significato piuttosto ambiguo. Al contrario del primo tipo, il sorriso a bocca chiusa può voler dire diverse cose: da sentimenti positivi come la cordialità, fino a sensazioni estremamente negative come la rabbia repressa. Esso coinvolge i muscoli di tutto il volto, creando una curva leggera sulle labbra e facendo sollevare le guance. L’impressione è quella che anche gli occhi sorridano.

Abbiamo poi il sorriso di incoraggiamento o di ascolto. Anche in questo caso, la curva della bocca è appena accennata, con le labbra socchiuse e lasciate morbide. Questo sorriso assume una connotazione positiva, perché è utilizzato quando si cerca di rassicurare qualcuno e farlo sentire a suo agio.

Veniamo al sorriso falso, che come si evince dal nome ha un significato decisamente negativo. Probabilmente è il sorriso più perfido che esista, perché cela tutto il risentimento e la disapprovazione nei confronti di una persona o una situazione. Il gesto che compiono i muscoli del viso è, in questo caso, rapido e meccanico, con le labbra che si tirano verso l’alto a mostrare i denti. Tuttavia, il movimento non è naturale e può apparire in certi casi molto forzato.

Il sorriso asimmetrico è quello più particolare. Si tratta di una smorfia, che può assumere diverse forme, in base al contesto di utilizzo. Può essere, ad esempio, un sorriso sarcastico, ironico o nervoso. La sua particolarità è quella di far assumere al viso un aspetto, appunto, asimmetrico, perché si esprime tirando le labbra da un lato in su e dall’altro in giù.

Infine, abbiamo il sorriso genuino. Si tratta della forma di sorriso più naturale e spontanea che esista, che coinvolge la bocca e gli occhi. La sua forma è simmetrica e viene chiamato anche sorriso di Duchenne dal nome del neurologo francese Guillaume Duchenne. Il suo merito fu quello di scoprire un particolare tipo di distrofia muscolare sui bambini, che descrisse proprio con le caratteristiche del sorriso sincero. Un sorriso di questo genere si associa a sensazioni positive, come la gioia e l’ilarità.