Il murale Bambina con il palloncino di Banksy rivisitato da Roberto Pestarino

Il murale Bambina con il palloncino di Banksy rivisitato da Roberto Pestarino

Il murale Bambina con il palloncino di Banksy rivisitato da Roberto Pestarino

L’estro fotografico di Roberto Pestarino incontra la street art di Banksy, nel progetto fotografico “Grazie Banksy”, nel quale il fotografo alessandrino rivisita alcuni dei murale del famoso artista, distintosi in questi anni per opere di forte impatto emotivo. Dedicate a eventi talvolta anche drammatici, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale. Sempre riuscendoci.

Oltretutto, i murales di Banksy sono generalmente realizzati in angoli anonimi, grigi, donando loro nuova vita e interesse. Vedendo il bello laddove generalmente si vede solo fatiscenza e degrado. Facendo emergere una perla dal fango. E in questo Roberto Pestarino ha molto in comune con Banksy, dall’alto del suo sforzo di “rendere il mondo un posto più bello”.

In questo articolo ci occupiamo soprattutto della trasposizione fotografica del più famoso murale di Banksy: Bambina con il palloncino (qui invece potete apprezzare altre rivisitazioni del fotografo).

Il murale Bambina con il palloncino di Banksy rivisitato da Roberto Pestarino

Come molti sapranno, l’originale è stato realizzato nel 2002 a Londra e rappresenta una bambina alla quale è appena sfuggito un palloncino di colore rosso e a forma di cuore. C’è poi una scritta alle sue spalle che recita “There is always” (“C’è sempre speranza”)

L’opera è diventata famosa anche perché, in formato quadro, venne distrutta nel 2018 poco dopo essere stata aggiudicata all’asta per 1,3 milioni di euro, tramite un meccanismo posizionato sotto la cornice, e fu ribattezzata “Love is in the bin” (“L’amore è nel cestino”).

Di recente, l’opera è stata di nuovo battuta all’asta per 16 milioni di sterline (quasi 19 milioni di euro). È la cifra più alta mai pagata per un’opera di Banksy (finora la più pagata era stata un disegno venduto per 14,4 milioni di sterline, circa 17 milioni di euro). L’opera è stata acquistata da un collezionista privato, che l’ha pagata molto di più del suo prezzo stimato (tra i 4 e i 5 milioni di sterline).

Come già fatto per un’altra trasposizione di un murale di Banksy, Nola – che ritrae una bambina il cui ombrello fa cadere pioggia anziché proteggerla, realizzato per denunciare quanto avvenuto a New Orleans nell’agosto 2005 per effetto dell’uragano Katrina – anche in questo caso, Roberto Pestarino sostituisce la bambina protagonista con un adulto, questa volta un uomo anziano.

A indicare che la speranza non ha età e che tutti possono combattere le storture del Mondo, anche quando si sono perse l’ingenuità e la fantasia tipiche della tenera età. Sostituite in età adulta dal disincanto e dalla sfiducia.

Chi è Roberto Pestarino

Roberto Pestarino, classe 1966, ha iniziato con l’hobby della foto nel 2010, quando è corso ad acquistare una macchina fotografica per immortalare un girasole che lo aveva particolarmente colpito, visto che era ancora in fiore tra tanti altri ormai rinsecchiti. Da allora non si è più fermato, prediligendo sempre obiettivi naturalistici.

Due anni dopo sono arrivati già i primi riconoscimenti:

  1. una foto esposta permanentemente nella biblioteca nazionale di Francia a Parigi;
  2. tre foto premiate all’anniversario dell’I.P.A.

Articolo a cura di Luca Scialò.